Page 316 - La mirabile visione
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           non il languore meritato della colpa" . Ma il
           corpo si riposa. E questo è per la virtù della grazia
           battesimale che ristora e rifà (reficit); chè il battesimo
           è una seconda natività, è una morte, sì, ma
           che rigenera. Dante, esce dal passo: muore. E si
           riposa, cioè comincia a rivivere.





                                        XXVI.

                               IL MINOR LUMINARE


              Il senso morale si converte limpidamente in politico, sol che
           invece di Dante o d'uomo, poniamo uomini o genere umano.
           Allora   la   discrezione   o   lumetto   di   ragione   diventa   prudenza
           regale, o quel senno che occorre a essere re sufficiente. (Par. 13,
           95). L'Aquila, segno contesto "di laude della divina grazia" (Par.
           19, 37), parla del lume, che Lucifero non aspettò da Dio; e che è
           lume di grazia, e che, se non vien dal sereno, (ib. 19, 64)


                                      è tenebra,
                     od ombra della carne o suo veleno.


           È tenebra, è notte di pièta o miseria, e selva oscura. Il lume di
           grazia è pur quello che la luna riceve dal sole, per operare più
           virtuosamente; la luna che raffigura l'autorità imperiale, ed ha,
           secondo il trattatista di Monarchia, aliquam lucem ex se, sì che il
           Poeta della Comedia la chiama un altro sole; e dalla benedizione
           del pontefice, dunque, lucem gratiae. (M. 7, 4) Nè mai tanta ne
           riceve, quanta nel tempo in cui ella "riguarda il suo fratello per
           diametro dal purpureo della mattutina serenità". Allora Dante la

           318   Aur. Aug. XIII 661 sqq. XI 714.


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