Page 312 - La mirabile visione
P. 312
anzi, non averla veduta, sebbene ella gli giovasse continuamente
nella sua notte di miseria. Perchè? Per un perchè somigliante a
quello del lume che è nel nobile castello e che non impedisce che
306
vi siano le tenebre : un perchè dottrinale. Col battesimo si
307
conferisce la grazia . Ora la grazia è, di natura sua, occulta.
Invero dice S. Agostino, che è il Cristo che battezza, non però con
visibile ministerio, sì occulta gratia . La grazia opera dentro
308
noi; Dio non agisce da fuori, ma di dentro: non si mostra,
310
309
diciamo . La grazia è segreta e rimota dai nostri sensi . "Non
per suon che venga da fuori, di legge e dottrina, bensì con interna
e occulta, mirabile e ineffabile virtù (potestate), Dio ne' cuori
degli uomini opera non solo veraci rivelazioni, ma ancora buone
311
volontà" . Nella figurazione mistica del suo battesimo Dante
vuole esprimere questo concetto: "Gli uomini possono, perchè
vogliono così; ma vogliono così, perchè così Dio opera per grazia
312
sua, che vogliano" . Dante potè uscir dalla selva, perchè volle;
infatti la sua uscita significa il riacquisto del volere; ma volle, e
perciò potè, per la grazia di Dio, la quale è occulta e ineffabile.
La sa Dante e la dice, questa profondità misteriosa. Si fa dire da
Guido del Duca: (Pur. 14, 18)
tu ne fai
tanto meravigliar della tua grazia,
quanto vuol cosa, che non fu più mai;
e soggiungere:
306 Vel. pag. 67.
307 Summa, passim. Vedi per es. 3a 70, 4; 69, 3, 4, 5, 6, 8, 10; 2a 2ae 47, 13 et
al.
308 Aur. Aug. Op. XII 415, 423.
309 Id. Op. XIII 132, 133.
310 Id. ib. 962.
311 Id. ib. 300.
312 Id. ib. 903, 948.
312