Page 309 - La mirabile visione
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battesimo l'aveva avuto nel suo bel San Giovanni. Or come può
           egli dire d'aver incontrata questa battesimale morte mistica nel
           passo della selva, quand'egli aveva trent'anni, come a me par
           verosimile, o trentacinque, come par vero ad altri? Non certo, con
           tali allegorie. Dante vuol significare d'essere anabattista. O che
           dunque?
              Prima  di  tutto:  ho già considerato altrove  la  parte  che  le
           Confessioni   di   S.   Agostino   ebbero   verosimilmente   nei   primi
           disegni di Dante, i quali erano come abbozzi di questa mirabile
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           visione . Il libro delle Confessioni fu invero presente allo spirito
           del Poeta e allora e dopo. Nel Convivio, a principio del proemio,
           scusa il parlar di sè con l'esempio del Santo: "e questa ragione
           mosse Agostino nelle  Confessioni  a parlar di sè; che  per lo
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           processo della sua vita, la quale fu di buono in buono   e di
           buono in migliore, e di migliore in ottimo, ne diede esemplo e
           dottrina, la quale per più vero testimonio ricevere non si poteva".
           (Co. 1, 2) Emendiamo, probabilmente, quel "di buono in buono",
           così, secondo il racconto di S. Agostino: "di buono (in malo, di
           malo) in buono, di buono in migliore etc."; e noi vediamo come
           Dante costruisse, a questo modello, il suo libello giovanile e la
           sua mirabile Visione. Chè e nella Vita Nova e nella Comedia, egli
           si dipinge prima buono; anzi, riassume l'un libro e l'altro, facendo
           dire a Beatrice: (Pur. 30, 115)


                     Questi fu tal nella sua vita nuova
                     virtualmente, ch'ogni abito destro
                     fatto averebbe in lui mirabil prova.

           Da buono, si fa men buono, o cattivo; nella Vita Nova travia per
           inganno d'Amore, vivendo Beatrice; travia, per inganno d'Amore,
           una seconda volta, morta Beatrice. E questo secondo traviamento
           è quello narrato nella Comedia, in cui seguendo false imagini di

           299   Vedi, per es. a pag. 108.
           300   Gli editori milanesi emendano in "di malo in buono".


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