Page 305 - La mirabile visione
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misericordia. Dante non può dire se non che usciva da uno stato
di miseria. La conoscenza altro non distingueva. Ora distingue.
L'animo fugge dalla selva, e seguita o caccia verso il colle
illuminato. Questa conoscenza che distingue tra la selva e il colle,
tra il male e il bene, e che è la discrezione, cioè "lo più bello ramo
che dalla radice razionale consurga", (Co. 4, 8) si chiama
concordemente "prudentia", cioè quella virtù "per cui
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discerniamo (dignoscimus) tra il bene e il male" , cioè "la
cognizione (scientia) di ciò che è da appetire e ciò che è da
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schivare" ; e che in Dante è chiamata "la virtù che consiglia",
come quella in vero il cui atto precipuo è consiliari, come quella
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che dirige per consigliare l'elezione . In fatti Dante afferma che
dalla prudenza vengono i buoni consigli. (Co. 4, 27) Senz'essa
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non può essere alcun'altra virtù : sicchè la selva oscura è lo stato
di chi è senza alcuna virtù; il che non vuol dire, ripeto, ch'ella sia
la selva dei vizi o la vita viziosa. Ella è la vita nulla. In lei non è
se non quella prima voglia che non si dimostra che per effetto; e
poichè effetto non ne era, così ella era indistinta, era come non
fosse, e non meritava biasmo o lode. Giunto sul primo mattino a
pie' d'un colle, per tale virtù Dante discerne; il suo animo ha
guardato in alto e veduto il colle illuminato dal sole, e fuggendo
tuttavia dalla selva,
si volse indietro a rimirar lo passo
che non lasciò giammai persona viva.
Non, giammai, persona! La negazione non potrebbe essere più
enfatica. Non ne uscì giammai nessuno vivo, da quel passo; ne
sarebbe uscito vivo l'unico Dante? No: morì anche lui nel passo.
283 Definizione di Aur. Aug. Op. VI 110.
284 Altra def. dello stesso Op. I 723, 888.
285 Summa, in moltissimi luoghi; per es. 1a 22 1; 23, 4; 1a 2ae 57, 6 etc. 2a
2ae 47, 1, 2.
286 Summa, passim: per es. 1a 2ae 57, 5; 58, 4; 65, 1 etc.
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