Page 284 - La mirabile visione
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E invero Virgilio dice a Catone, che il suo discepolo andava
cercando libertà (Pur. 1, 71); e libero invero lo proclama al
termine del viaggio in cui esso gli è duce. (Pur. 27, 140) Sicchè la
libertà Dante l'acquista (dovremmo dire, riacquista), già nell'orlo
della divina foresta, non nell'empireo. Il che egli dice chiaramente
a Beatrice stessa, affermando ch'ella lo trasse a libertà,
mediatamente,
per tutte quelle vie, per tutt'i modi
che di ciò fare avean la potestate.
(Par. 31, 86)
E lo dichiara Beatrice, quando appunto in Virgilio rimette queste
vie e questi modi:
Or muovi, e con la tua parola ornata
e con ciò ch'ha mestieri al suo campare,
l'aiuta sì ch'io ne sia consolata.
(Inf. 2, 67)
Dante dunque divien libero (dovrei dire, ridiventa) sul grado
superno della scala, col sole avanti che lo illumina in fronte. (Pur.
27, 125)
Lo tuo piacere omai prendi per duce:
gli dice Virgilio; ed esso profitta di quest'annunzio di libertà,
mostrandosi subito
vago già di cercar dentro e dintorno
la divina foresta spessa e viva
(Pur. 28, 1)
Ripensando che nella selva oscura entrò pien di sonno, ossia in
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