Page 257 - La mirabile visione
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Ugolino si volse alla compagna e disse: O madonna tale, guardate
quanto è bello questo grano, e questo biado, dove furono sconfitti
i Ghibellini da' Fiorentini; son certa che il terreno sente ancora di
quella grassezza. Quella di Bonconte subito rispose: ben è bello;
ma noi potremo morire prima di fame che fosse da mangiare".
Appunto questa donna, che cominciò a trafiggere e poi fu morsa,
Dante la conobbe. Era Gherardesca di Donoratico moglie di
Guido di Simone da Battifolle. Per lei scrisse Dante (è probabile)
tre lettere a Margherita di Brabante, moglie di Arrigo,
soscrivendone una "missum de Castro Poppii XV Kalendas
Iunias, faustissimi cursus Henrici Caesaris ad Italiam anno
primo". Vicino alla figlia del Conte Ugolino, udendo muggire
l'Archian rubesto che travolse Bonconte, vedendo scorrere freddi
e limpidi i ruscelletti che inasprivano la sete di Maestro Adamo,
visse Dante, nell'aspettazione del ritorno in patria, al fonte di quel
fiume alla cui foce doveva augurare una siepe d'isole... E la
divina Comedia non ora ancor nata, e Dante, forse distrattamente,
udiva qua e là porre i problemi insolubili ch'egli doveva solvere
varcando il confine che è tra la vita e la morte: Come morì il
padre di costei? dove morì il padre di colei?
Ma la divina Comedia non era ancora nata. Per concepire il
primo di quelli che ho chiamati grandi e piccoli drammi
ultramondani, egli doveva scendere di là dell'Apennino, e recarsi
alla foce dell'altro più gran fiume d'Italia, alla foce di
quell'Eridano al cui fonte cantano il peana i pii vati. E il dramma
di Francesca, che è il primo dello inferno, accompagna, no,
suggerisce e prepara l'ultimo dell'inferno, che è il dramma di
Ugolino. Invero non scriveva l'uno senza aver pensato anche
l'altro, che gli è simmetrico e analogo. Già Francesca nomina il
luogo dove l'altro episodio consimile si svolge: la Caina che è
parte della ghiaccia, la Caina, nella quale, del resto, Ugolino
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avrebbe a essere . Tra il vento della bufera infernale ella
236 MO. Appendice pag. 159 sgg.
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