Page 244 - La mirabile visione
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cognati, che avevano l'una marito e l'altro moglie; quella da forse
dieci anni, questi da almen quattordici. E Paolo aveva due figli; e
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una figlia aveva Francesca . Or bene, come tra i peccator
carnali, rei d'incontinenza, Dante pone Dido, che per essersi
uccisa dovrebbe stare nella selva con Pier della Vigna, così mette
questa coppia d'adulteri, per di più incestuosi, la cui propria reità
sarebbe malizia o ingiustizia. Il Poeta fa espressamente dichiarare
da Francesca, d'essere vittima d'amore; d'amore che s'apprende a
cuor gentile, come affermava il rimatore bolognese, maestro suo e
di tutti i poeti d'amore; d'amore che a nullo amato amar perdona,
come dichiarava il filosofo greco, maestro di color che sanno:
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"amore ha per fine il vicendevole amore" . Escono i due cognati
della schiera ov'è Dido, che per amore s'uccise come per amore
essi furono uccisi, e ruppe fede a un cenere, come essi a un vivo;
e così la selva mirtea di Virgilio adombra e in certo modo
refrigera il tetro inferno nuovo. Gli "affanni" dei due amanti
durano anche tra la bufera, così come curae non ipsa in morte
relinquunt gli antichi morti d'amore. Piange Francesca, piange
Paolo: lugentes campi sono quelli di Virgilio; e, come pianse
Dante tristo e pio, così Enea demisit lacrimas; e l'uno lancia un
affettuoso grido, e l'altro dulci affatus amore est; e l'uno dice "o
anime affannate", e l'altro "Infelix Dido!". E là Francesca, in cotal
guisa, mostra la ferita, per la quale tinse il mondo di sanguigno,
per la quale gli fu tolta la bella persona, per la quale fu condotta
da amore a una morte con l'amator suo; e qua oltre Dido recens a
vulnere, è in atto di dolore (moestam) Erifile che mostra le ferite
d'un figlio, così crudele come fu crudele quel marito: crudeli;
220 Id. ib. pag. 128 sgg. Vedi le opinioni di molti in Studi Danteschi di Vittorio
Imbriani (che incespica in una pietra), pag. 492 sgg.
221 Vedi nel "Trattato dell'amore humano" di Flaminio Nobili etc. pubblicato
da Pier Desiderio Pasolini, a pag. 18 e altrove: "Aristotile, come nelle altre
cose è usato di penetrare più addentro, che tutti gli altri, così in questa mi
pare, che toccasse molto il vivo, conchiudendo per ferma ragione, questo
vicendevole Amore essere il desiderato fine dell'Amore".
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