Page 23 - La mirabile visione
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LA MIRABILE VISIONE
I.
LA PRIMA VISIONE
La vita poetica di Dante comincia con un sogno.
Nel mezzo quasi della sua adolescenza, Dante incontrò per una
via la giovinetta che gli era piaciuta bambina, e poi aveva veduta
sovente. Egli stava molto pauroso; ed ella si volse a lui e gli
mandò una parola di saluto. Dante ne fu inebriato e sentì il
bisogno di essere solo e di pensare a lei. E rientrò in casa e si
appartò nella sua camera, e s'addormì e sognò di lei. La sognò
involta in un drappo, che dormiva, e non aveva altra veste che
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quel drappo (VN. 1-3) . Era (come si dovrebbe credere seguendo
il Boccaccio) il primo dì di maggio? e il sogno dell'adolescente
era avvenuto tra quella dolcezza del cielo e tra quella varietà dei
fiori, nella sera d'una festa? Dante, dal suo deboletto sonno, si
svegliò innamorato; ma gli parve, come avviene, che l'amore
fosse cominciato da un pezzo, sin da quando egli conosceva la
gentile persona di che aveva sognato; e che il sogno gli desse
soltanto, di quell'amore che cominciava in quel punto, la
17 Indico con le sigle VN. la Vita Nova (edizione del Witte e del Casini), con
Ca. il Canzoniere (ed. Fraticelli), s. sonetto, b. ballata, c. canzone; con VE.
il de Vulgari Eloquentia (ed. Rajna), con Co. il Convivio (ed. Fraticelli),
con M. il de Monarchia (ed. Fraticelli), con Inf. Pur. Par. le singole cantiche
della Comedia (ed. Witte). Nelle note, MO. e Vel. significano i miei due
volumi, Minerva Oscura (Giusti) e Sotto il Velame (Zanichelli).
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