Page 20 - La mirabile visione
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PROEMIO

              Il lettore deve tener presente la dichiarazione mistica delle
           nozze di Giacobbe, quale è in Aurelio Agostino, contra Faustum,
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           XXII   52-58 .   Eccola   in   breve.   Giacobbe  serve  Laban,   che
           s'interpreta Dealbatio. Così Dante è fedele, cioè servo, di Lucia,
           chiamata appunto Lucia, perchè "bianchezza è un colore pieno di
           luce...".   (Co.   4,22)  Dealbatio  s'interpreta   poi  Grazia   della
           remission dei peccati. Lucia invero è chiesta dalla Donna gentile,
           quando   Dante   è   in   pericolo,   e   Lucia   prega   Beatrice   per   la
           salvezza di lui, e Lucia agevola Dante per la sua via e lo trasporta
           nel sonno alla porta del purgatorio. Giacobbe ama Rachele, che
           s'interpreta, oltre che in modi analoghi,  sapienza, e  speranza
           dell'eterna contemplazione. Dante ama Beatrice, che siede con
           Rachele. Dante, come attestano gli angeli nell'Eden, (Pur. 30, 83)
           fu salvo per la speranza, a dirla a un modo, per l'aiuto di Beatrice
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           che mandò a lui Virgilio, per dirla a un altro . Dunque Beatrice è

           15   Vedi Sotto il velame (Bologna, Zanichelli 2  ediz. MCMXII) pag. 434 sgg.
                                                  a
              Al luogo del libro XXII contra Faust, si può confrontare un passo de Cons.
              Evang. I 5. Ne ricavo questi dati: "(la vita attiva) è quella per cui si va,
              (l'altra) è quella per cui si giunge; per l'una si fatica, al fine di mondare il
              cuore per veder Dio; per l'altra si riposa e si vede Dio; quella è nei precetti
              di esercitar questa vita temporale; questa nella dottrina di vita eterna...
              Quella è nella  purgazione  de' peccati, questa nella luce  che  segue la
              purgazione. E perciò in questa vita mortale, quella consiste nell'operare il
              bene, questa più nella fede, e presso pochissimi quasi in uno specchio, per
              enigma, e in parte in alcuna visione dell'incommutabile verità...". Queste
              ultime parole sono di S. Paolo ad Cor. I 13, 12.
           16   Il lettore a pag. 22, nel momento d'una dimostrazione decisiva, aggiunga
              alla penultima riga il concetto che è a pag. 149; così: "Il che Dante ha
              espresso nel poema, a proposito di Maria alla quale è tanto divota e simile
              Beatrice, dicendo ch'ella  in cielo  è face di carità e  in terra  fonte di


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