Page 18 - La mirabile visione
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teologico; sì: Dante è il Poeta del Cristianesimo, e sebbene
faccia, anzi perchè fa capo a S. Paolo, non del Cristianesimo
primitivo, sì di quello che chiamò a sua difesa Aristotile e Plato, e
S. Agostino e S. Bernardo e S. Tomaso. Se voi per questo volete
levar di seggio il signifero dell'italianità, provatevi: non ci
riuscirete. Perchè Dante in ciò appunto è grande e grandissimo,
in quanto è l'Omero d'un mondo che fu; sebbene anch'esso possa
insegnare al mondo non più suo, come insegnava Omero alla
Grecia di Platone, alla Roma di Orazio, e ai tempi anche di
Darwin, tante cose, oltre quid sit pulcrum, quid turpe, quid utile,
quid non! Ma lasciamo quel che Dante possa ancora insegnar di
buono: Dante, io vi dico, in ciò è bello in cui voi lo chiamate
(rivolgendovi a me) bizantino. E voi continuerete per poco, io
spero, a passare avanti S. Vitale e S. Apollinare, senza gittar loro
un'occhiata, perchè voi vi siete figurate quelle basiliche come due
Partenoni, e non vi volete sciupare le linee doriche con le quali ve
le siete costrutte; cesserete voi di dire che tutto al più v'è dentro il
tal monogramma che ha una importanza storica, perchè può
stabilire la parte che ebbe nella costruzione Ecclesius episcopus;
la finirete di ripetere che non c'è di bello che il musaico di
Francesca e d'Ugolino, e i capitelli a foglie di loto della Squilla
serale e della Foresta divina. Il bello di queste basiliche è
l'insieme, è il tutto, è il complesso di oro vecchio e di legno putre,
è il sentor d'umido e di sepolcro, è l'aria di mistero e di sogno: e
di queste basiliche quale è più alta, quale è più profonda, quale è
più misteriosa, quale è più, ricca d'oro mezzo scomparso, di
musaici mezzo rotti, di strani geroglifici, di marmi, di alabastri, di
madreperle d'ogni parte venute, che il Poema Sacro? E sì, tutte
quelle figure, o contorte o estatiche, che un'arte ormai tramontata
vi colorì con pietre varie, urlano e pregano e cantano: il tempio è
invaso da un murmure inestinguibile. È là, nella Pineta di
Chiassi, la Basilica del pensiero scolastico e mistico, presso
l'antica selva, che nella notte è la miseria indiscrivibile e nel
mattino è la beatitudine ineffabile della vita umana. C'è: se anche
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