Page 15 - La mirabile visione
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Arrigo   si   recò   senz'altro   a   Ravenna.   Ebbene,   perchè   non
           credergli? Il Ricci stesso conforta la credibilità del Boccaccio in
           ben più difficile racconto; in quello degli ultimi tredici canti che
           non si trovarono, alla morte di Dante. Ma no: egli si pone avanti
           gli occhi, per non vedere, il debole ostacolo della giunta che fa il
           Boccaccio alla sua notizia: che Guido Novello era allora, nel
           1313,  signore  di Ravenna, mentre ne fu  podestà  solo nel '15.
           Eppure il Ricci stesso aveva osservato che l'autorità di Guido
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           Novello   era   già   preponderante   nel   1314 !   Il   Ricci   stesso   ci
           fornisce   gli   argomenti   per   dimostrare   che,   se   per   aver   la
           Romagna parte così grande nella Comedia, Dante nella Romagna
           deve aver vissuto e usato a lungo, dunque Dante nella Romagna
           si   trovava   anche   quando   scriveva   l'episodio   di   Guido
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           Montefeltrano   e   di   Francesca   da   Rimini .   Il   Ricci   stesso   ci
           fornisce la prova che quest'ultimo episodio, che è il più soave e
           ardente della divina Comedia, non poteva essere scritto se non
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           per compiacerne l'ospite . Il Ricci stesso, insistendo sulla vecchia
           e   sempre   indubitabile   interpretazione   dell'ovis   gratissima,
           richiamava il nostro pensiero a considerare che, se nel 1319
           mancavano ancora i  dieci  primi  canti del paradiso, non era
           meraviglia che la Comedia fosse cominciata nel 1313 o anche a
           principio dell'anno seguente. In vero, a tacer del resto che si
           legge in questo volume, l'ovis gratissima che ha molto latte, e che
           è molto e facilmente munta dal suo divino pastore, il quale, così,
           decem vascula  promette di quel latte al mandriano bolognese;
           non può essere la poesia latina o bucolica, il cui primo latte
           sarebbe l'ecloga  che ne parla; e i  decem vascula  non possono
           essere dieci ecloghe di tale che appunto allora fa la prima, e
           dovrebbe invece averla fatta precedere da tanti altri vascula, da
           tante   altre   ecloghe!   E   dunque   i  decem   vascula  che   voleva

           9    Vedi a pag. 279 sgg. Tralascio qui l'ancor più debole obbiezione di
              Marcabò diruto nel 1309.
           10   Vedi a pag. 259 sgg.
           11   Vedi a pag. 277 sgg.


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