Page 10 - La mirabile visione
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oscuro di crudeltà e cecità e infelicità dal quale sempre più
           s'allontana ascendendo. Discende con la scienza, ascende con la
           volontà. Questa progrediente volontà, nell'uomo, d'umanarsi, è il
           fatto più certo che a noi sia visibile; ed è perciò la base più sicura
           d'un sistema scientifico diretto a confortare e consigliare il genere
           umano nella sua vita.
              Chè certo di conforto e consiglio l'umanità ha bisogno sempre.
           Gli uomini sembrano anche oggi nella condizione in cui Dante li
           vedeva ai suoi tempi: stanno sulla soglia del carcere e respingono
           chiunque ne abbia pietà e voglia liberarli dalla loro prigionia e
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           dalle catene che ne legano i piedi e le mani . E le menti e i cuori!
           O stolti, perchè inceppate la vostra anima in un partito, nel
           partito di imporre, col numero dei più o con la violenza dei meno,
           agli uomini un avvenire forzato, a cui obbligate voi e loro, mentre
           per la comune felicità, ossia per la giustizia e per la pace, non vi
           si chiede se non la vostra libertà? Ma a voi si chiede una cosa
           piccola, e voi ne volete dare una grande; vi si chiede di riformar
           voi   soli,   e   voi   volete   riformar   gli   altri,   tutti,   tutto.   Perchè
           l'umanità sia un'umanità, gli uomini hanno a essere uomini, cioè
           liberi; non piante legate dalle radiche, non bestie assoggettate
           dal   destino.   Ecco   la   selva   originaria,   coi   suoi   alberi   quasi
           uniformi, che tendono tutti presso a poco a un modo i rami, come
           a una approvazione o riprovazione uguale e immobile; ed ecco
           alla parola soffiata dal vento tutto il fogliame commuoversi e
           ondeggiare e plaudire, o tutta la ramaglia fremere e ripugnare e
           fischiare.   Ecco   la   bestia   primitiva,   nella   piaggia   diserta
           dell'avvenire, che aspetta al varco la preda, e vorrà impedire il
           cammino all'umanità che vuol salire, e la spegnerà nel sangue o
           la   ripingerà   nella   selva   oscura.   Ma   ecco   disegnarsi   nel
           crepuscolo il veltro, che è l'Augusto che ognun di noi ha dentro
           noi; l'impero di sè che è quanto dire la sua libertà. Ecco la selva
           della vita trasformarsi nella foresta divina, dove è un giudice

           2   Ep. VI ad Florentinos, 5.


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