Page 219 - La mirabile visione
P. 219

il racconto del Villani, fu levato in su uno povero feltro, ed ebbe,
           per dirlo in altro modo, un feltro per porpora! Ebbene se Dante
           preso da queste singolari coincidenze, d'un vicario imperiale, che
           aveva per arma la scala e l'aquila, e si chiamava Cane cioè
           imperatore, ed era attivo e destro, e magnificente, e unica ormai
           speranza   per   i   Ghibellini,   avesse   il   suo   sperato   imperatore
           raffigurato come un cane nato tra feltro e feltro, ossia non nella
           porpora; è ben certo che quel primo canto non l'avrebbe potuto
           scrivere se non quando Arrigo non era più e Can Grande era già
                                                  171
           grande:  dopo  il  1313  o in  quell'anno .  Ebbene  è  un sogno
           questo? Ma che disse Cacciaguida a Dante? Quella reticenza è di
           gran momento!
              In tanto bisogna rispondere a un'obbiezione. L'inferno, dicono
           alcuni, era finito nel 1308. Quest'opinione è rincalzata dal Ricci,
           che assevera non poter Dante avere scritto il verso


                     che da Vercelli a Marcabò dichina, (Inf. 28, 75)

           se non prima del 1309, nel qual anno, a' 23 di settembre, quel
                                             172
           castello era distrutto dai Polentani . Ora a ciò si può opporre,
           come altro, così quello che il Ricci non vorrebbe si opponesse: "il
           solito argomento della data della visione dantesca". Perchè no? E
           poi, se il nome come afferma il Ricci, non rimase al luogo, a quei
           tempi come avrebbe alcuno chiamato quel luogo, dove era sorto
                    173
           Marcabò ? Invece, è verosimile che prima d'andare a Ravenna e
           di conoscere i Polentani, Dante sapesse di quel castello?
              Ma   più   grave   obbiezione   è   quella   che   può   fondarsi


           171    Secondo i calcoli che si vedono più giù, il canto XVII del paradiso
              cadrebbe dopo il 1318, nel qual anno a dicembre Can Grande fu eletto
              capitano della lega ghibellina in Lombardia, e prima dell'agosto del '20,
              quando la fortuna del "vittorioso tiranno" si mutò all'assedio di Padova.
           172   CRicci. L'ultimo rifugio di D. A. pag. 12.
           173   In verità il nome rimase. Vedi l'art. Marcabò nell'Enciclopedia Dantesca di
              GAScartazzini.


                                         219
   214   215   216   217   218   219   220   221   222   223   224