Page 216 - La mirabile visione
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           riputato medico e sapiente . E così nell'epistola quell'idea di
           sapienza, che pur v'è (Goliam hunc in funda sapientiae tuae...
           prosterne), avrebbe potuto aver luogo, dopo un paragone col
           veltro, così come ha luogo nella Comedia:

                     questi non ciberà terra nè peltro,
                     ma sapienza...                   (Inf. 1, 103)

              Da tutto ciò vediamo che si vien preparando nella mente di
           Dante   la   formula   e   l'imagine,   che   domina   tutta   la   Comedia
           penetrandola   piuttosto   d'un   grande   rammarico   che   d'un'alta
           speranza; la formula e imagine del Veltro, la quale deve seguire e
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           non può aver precedute tutte quest'altre formule e imagini . La
           vulpecula  se   la   ride   dei   cacciatori.   Su,   affrettati...   scovala,
           inseguila! So io quel che ci vorrebbe! sembra pensare Dante. E
           già si delinea nel suo pensiero la figura del veltro, e allora, per
           amor del veltro, così gentil fiera, anche la fetida volpicella cresce
           a lupa, prendendo più diabolico sembiante, ben conveniente a chi
           fu scatenata nel mondo dall'invidia del diavolo il quale in forma
           di   lupo   insidia   le   chiese   dei   fedeli .   Quando   questa
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           trasformazione   della   volpe?   quando   quest'imagine   del   veltro
           contro colei che è venantium secura? Quando il buon imperatore,
           che doveva rompere gl'indugi, dopo averli rotti ma troppo tardi, a
           giudizio di Dante, dopo questo e quell'assedio, questo e quel
           badalucco, e molto andare e venire,  moriva finalmente senza
           compier l'impresa a Buonconvento nel 1313. Allora sì che Dante
           doveva disperare di poter mai riprendere la via del mondo. E
           allora doveva apparirgli enormemente grande questa cupidità o
           violenza e frode insieme, o insieme avarizia, invidia e superbia,


           167   Vel. pag. 122.
           168   Si può opporre che nemmeno nella Monarchia è l'imagine del Veltro. Ma si
              consideri il diverso stile di quel grave trattato, nel quale non sono neppure
              le altre imagini di vipera, Mirra, volpe, ecc.
           169   Vel. pag. 122 seg.


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