Page 203 - La mirabile visione
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primi due libri tratta se la Monarchia temporale sia necessaria al
bene del mondo, e se il popolo romano a buon dritto si sia
arrogato l'uffizio della monarchia. Nel terzo doveva discorrere se
l'autorità del Monarca dipende immediatamente da Dio o da altro
ministro o vicario di Dio. Per il primo punto, assevera che al
genere umano per il suo fine che è di attuare tutta la potenza
dell'intelletto possibile, prima a speculare, poi a operare, è
necessaria la pace universale. (M. I, 5) Che in quell'attuazione è
la felicità. Ora sì l'uomo, sì la famiglia, sì la borgata, sì la città, sì
il regno sono ordinati a uno, cioè richiedono che in loro una parte
di loro regoli e regga. Dunque anche tutta la generazione umana
richiede che sia uno che regoli e regga: l'imperatore. (1, 7)
L'umanità è un tutto rispetto alle sue parti, e una parte rispetto
all'universo: come l'universo ha un solo Dio, così l'umanità deve
avere un solo monarca. (1, 9) L'umanità sta bene quanto più
somiglia a Dio: Dio è uno; dunque l'umanità più starà bene,
quanto più sarà una. (1, 10) L'umanità, figlia del cielo, è ottima in
quanto imita il cielo: il cielo è mosso da un unico motore. (1, 11)
Dove può essere litigio, deve essere giudice, e non può essere
giudice se non superiore a quelli che ha a giudicare: dunque
l'umanità ha bisogno d'un principe dei principi, se vuol giudice,
avendo litigio. (1, 12) La giustizia fa ottimo il mondo, e la
giustizia è valida solo sotto il monarca. Invero la giustizia è tanto
più valida, quanto meno le si mescola del suo contrario: allora è
veramente la luna piena che vede al mattino sorgere il sole:
ebbene il contrario della giustizia è o nel volere o nel potere, cioè
nella cupidità o nella debolezza. Dove non c'è che desiderare, non
ha luogo la cupidità; dove c'è carità, la giustizia è acuita e
rischiarata, come dalla cupidità è annebbiata. Or la carità è
principalmente nel Monarca, perchè a lui sono gli uomini più da
presso che agli altri principi, e quindi ne sono più amati. Inoltre
poichè il Monarca è la principal causa, per cui gli uomini siano
felici, egli ama, più che ogni altro, ciò che è effetto di lui, ossia il
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