Page 168 - La mirabile visione
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parlato; qui giova aggiungere che, come nel passo riferito più su
di S. Bernardo, anche in questa sestina abbiamo la pietra in due
sensi, di pietra dura e fredda, e di pietra virtuosa e preziosa. Chè
in vero oltre la pietra dura, insensibile e non mossa dal tepore
primaverile e stretta tra la calcina, e vai dicendo, è anche la pietra
che ha virtù nascosta:
Possiamo aggiungere che altre imagini della sestina, come "il
bianchir de' colli", che tornano poi "di bianco in verde", e la
"neve all'ombra", trovano riscontro in caratteri mistici della
Vergine. Invero: "quanto lucido avorio era quello che piacque agli
occhi di Re sì grande e ricco, ne' cui giorni? l'argento non è di
alcun pregio! quanto freddo, che non si scaldò nè per il
concepimento! quanto solido, cui nè il parto violò! quanto
candido insieme e rubicondo, cui il candore della luce eterna e il
fuoco dello Spirito santo riempì di tutta la pienezza sua! Invero
Maria anch'essa fu e più candida della neve e più rubiconda
dell'avorio antico..." Quasi quasi mi pare che il Poeta dando alle
sue donne chiome così bionde, segua e corregga qui il suo autore.
Nella sestina dice:
Quand'ella ha in testa una ghirlanda d'erba
trae dalla mente nostra ogni altra donna;
perchè si meschia il crespo giallo e 'l verde
sì bel, ch'Amor vi viene a stare all'ombra.
E nella canzone Così nel mio parlar, ha:
biondi capegli
ch'Amor per consumarmi increspa e dora.
Se Dante avesse comentate allegoricamente e anagogicamente
queste poesie, certo in parole e imagini, che a noi sembrano
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