Page 156 - La mirabile visione
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e le cose che appariscono nel suo aspetto soverchiano la nostra
mente (ib. 60)
come raggio di sole un fragil viso;
e (ib. 63)
sua beltà piove fiammelle di fuoco.
Nel poema Maria è (Par. 31, 134, e cfr. 32, 107, 23, 92 e al.)
una bellezza, che letizia
era negli occhi a tutti gli altri Santi;
una stella, un sole del cui splendore brillano le stelle. Così nella
canzone, (2, 23) la donna gentile,
ogn'intelletto di lassù la mira.
Nel poema (Par. 23, 94)
per entro il cielo scese una facella,
formata in cerchio a guisa di corona,
e cinsela, e girossi intorno ad ella.
È l'arcangelo. E nella canzone: (2, 41)
Quivi, dov'ella parla, si dechina
uno spirto dal ciel... (al. un angelo)
Per veder Dio, nel poema si dice che bisogna impetrarne grazia
da quella che può aiutare. (Par. 32, 147) Nella canzone si dice e
nel comento si spiega (c. 2, 51)
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