Page 158 - La mirabile visione
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Beatrice già figurava  la sapienza e rassomigliava a Maria; e la
           donna gentile rappresenta la sapienza e filosofia, ed è anche,
           anagogicamente,   Maria.   Il   mutamento   è   di   forma,   non   di
           sostanza; anzi è nella cornice e non nel quadro. Che già con le
           due prime canzoni del Convivio Dante mostra d'aver mutato il
           proposito che aveva fatto, di narrare una visione nella quale
           rivedesse   Beatrice   che   lo   conducesse   per   la   via   della
           contemplazione. Degli studi fatti per tale visione, egli si giovava
           in   modo   diverso,   celebrando   sì   le   lodi   della   sapienza,   ma
           rinunziando all'estasi o all'excessus.
              Egli si era nel 1295 dedicato alla vita civile e prendeva bensì
           dai suoi studi, fatti per forse trenta mesi, argomenti a poetare; ma
           non poteva, certo, narrare un suo proposito di abbandonare la via
           nella quale appunto allora si era messo.





                                         XIV.

                                     LA PIETRA



              Nel   commiato   della   seconda   canzone   del   Convivio,   nella
           quale, come nella precedente, si parla di una Donna gentile che è
           allegoricamente la filosofia e anagogicamente la Vergine madre,
           si legge:

                     Canzone, e' par che tu parli contraro
                     al dir d'una sorella che tu hai;
                     chè questa donna, che tant'umil fai,
                     ella la chiama fera e disdegnosa.


              dell'anima nel Convivio è l'alternarsi di luce e d'ombra ne' suoi stadi: non
              altro.


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