Page 161 - La mirabile visione
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E' non è legno. Che esse, tutte, debbano interpretarsi come
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allegoriche, non credo abbia opinato alcuno: in parte, sì . A
considerarle, in genere, come forti espressioni d'un amore
ardente, sono i più condotti da un tal quale compiacimento, di
vedere il mistico viatore dibattersi sotto l'impero d'una passione
umanamente vera. E questi non considerano che se Dante ha pur
destinata una passion di amore a figurare un concetto filosofico,
egli ha nell'animo suo, o memore o consapevole, trovate le note
quasi selvaggie per esprimere a quel modo quella passione. E
dunque le ragioni del compiacimento rimarrebbero uguali. Ma
insomma i più, dimenticando affatto Santa Teresa e San
Francesco e tanti altri santi misticamente innamorati, non
ammettono che queste poesie possano o debbano interpretarsi
allegoricamente e anagogicamente; e perciò assegnarsi alla
medesima ispirazione, che dettò le altre canzoni del Convivio.
Un'idea congiunge tra loro tutte queste poesie; un'idea di
durezza e freddezza espressa con la parola "pietra". Quest'idea le
congiunge alla seconda canzone conviviale, o a dir meglio alla
ballata o a quella qualunque poesia, che è "sorella" della canzone,
e che chiama fera e disdegnosa la donna gentile. E tuttavia si
potrebbe rimanere in dubbio, perchè rare sono le donne che a
volte non sembrino fiere, e rari gli amori in cui elle non si
mostrino, una volta o l'altra, disdegnose. Ma la parola "pietra",
con la quale è espressa l'idea di durezza e freddezza, e ferità e
disdegno, vince quel dubbio. Ma, ciò che saprà molto agro a
principio, nella parola "pietra" queste poesie pietrose si
convengono con la canzone Amor che nella mente, non tanto per
ciò che la donna è là litteralmente e allegoricamente, quanto per
ciò che anagogicamente significa. Sì: le poesie pietrose vanno
interpretate filosoficamente, perchè "pietra" è la Vergine Maria.
Per vero S. Bernardo, grande autore di Dante, spiega il detto di
122 Per es. il Dionisi, del sonetto E' non è legno; il Fraticelli, delle tre sestine,
e della sestina doppia e della canzone Io son venuto.
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