Page 153 - La mirabile visione
P. 153
120
la signora della cortesia , a cui nella Vita Nova Dante chiama
misericordia, è la Madonna; non Beatrice, chiamata altrove sì
cortese e cortesissima, (VN. 2) ma per la sua somiglianza alla
Madonna; la quale è, essa, "donna della cortesia" come "sire della
cortesia" è Dio. (VN 42) Nella grande preghiera suona: (Par. 33,
16)
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al domandar precorre.
E noi sappiamo come ella usi nel precorrere la domanda: chiede
la Grazia la quale opera nel cuore dello smarrito, infondendogli la
speranza. La Donna Gentile si rivolge a Lucia che va a Beatrice.
Or bene nel Convivio Dante narra: "Più da sua gentilezza, che da
mia elezione, venne ch'io ad essere suo consentissi". Ella adunque
precorse. "Chè passionata di tanta misericordia si dimostrava
sopra la mia vedova vita, che gli spiriti degli occhi miei a lei si
fêro massimamente amici". (Co. 2. 1) La espressione della Vita
Nova è: "gli occhi miei si cominciaro a dilettare troppo di
vederla". (VN. 37) Nel Convivio riduce la vista a visione, gli
occhi a spiriti degli occhi. E non ci è, naturalmente, il "troppo". Il
fatto è che la donna gentile del Convivio è mossa da misericordia,
come la Donna Gentile della Comedia: si compianse. La quale a
principio del Poema si compiange di lui, e alla fine gl'impetra la
visione, dislegandogli ogni nube di sua mortalità. E sì, anche la
donna gentile del Convivio, come ha fatta la prima cosa, fa la
seconda:
Cose appariscon nello suo aspetto
che mostran de' piacer del Paradiso,
dico negli occhi e nel suo dolce riso. (c. 2, 55)
120 Vedi a pag. 35.
153