Page 152 - La mirabile visione
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cioè, come il Poeta dichiara, "volge dolcemente chi fuori dal
debito ordine è piegato" (Co. 3, 15). Così Beatrice è reina delle
virtù, distruggitrice d'ogni vizio, dolce ispiratrice di perdono.
E la Donna somiglia a Maria della Comedia. Già nel Poema
Maria è chiamata Donna gentile. (Inf. 2, 94) Inoltre, sebbene non
possa essere che Dante quando scriveva nella Vita Nova della
"gentile donna giovane e bella molto", (35) pensasse a Maria,
tuttavia si deve credere che la pietà e misericordia che nel libello
le attribuisce, suggerisse poi al trattatista del Convivio il pensiero
di dichiararla l'imagine della filosofia, che lo consola, come
consolò Boezio che gli è autore. Or bene: queste qualità di
misericordia e pietà sono certo anche in colei in cui è
misericordia e pietà. (Par. 33, 19) E nella canzone prima del
Convivio, dice della Filosofia:
Mira quant'ella è pietosa ed umile,
saggia e cortese nella sua grandezza,
e pensa di chiamarla donna omai.
O non ripensa queste parole il Poeta quando fa esclamare al
fedele di Maria:
Donna, se' tanto grande...
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza...? (Par. 33, 13)
Non la chiama qui Donna senz'altro? E poi "saggia" la dice in
quanto a lei chiede la suprema visione. E "umile" l'ha detta poco
prima, e "pietosa" la afferma con due parole. E "cortese" la
proclama affermando che in lei è magnificenza.
La qual magnificenza è non la generale, ma "la spezial
cortesia". (Co. 2, 11) E giova ricordare che molto probabilmente
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