Page 145 - La mirabile visione
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parte,   per   la   speranza   de   la   mirabile   salute   neun   nemico
           all'amatore rimanea, anzi gli giugnea una fiamma di caritade...".
           Ma che? Maria è "giuso intra i mortali... di speranza fontana
           vivace". E che è l'angiola se non la speranza, che i beati non
           hanno,   come   dice   anche   per   bocca   di   Bernardo   chiaramente
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           Dante, e che Dio lascia in terra ? Dice invero Bernardo che nel
           cielo è ardente carità, non speranza, che è quaggiù tra quelli che
           hanno a morire. Maria, udite... "non sapeva ella che Gesù sarebbe
           morto? E senza alcun dubbio. E non sperava ella che sarebbe
           risorto   subito?   E   con   fede.   E   così   ella   si   dolse   che   fosse
           crocifisso? E quanto! Ciò fu effetto di carità, ch'ell'ebbe quanta
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           nessun altro" . Ricordate il ragionamento di Dante, sul dolore di
           Beatrice   alla  morte  del  genitore ?  "Manifesto  è,  che  questa
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           donna fue amarissimamente piena di dolore". E Maria, o Signore,
           mater tua, imo martyr tua... quam  amare  flebat, quam  amare
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           dolebat! Nec mirum..."   Lo stesso problema si propongono il
           fedele di Beatrice e il fedele di Maria, a proposito della loro
           donna o domina! L'angiola è una filia, come Maria è una mater (e
           tuttavia ell'è figlia del suo figlio!) dolorosa. E la figlia dolorosa
           piange pietosamente (la parola pietà torna a ogni momento e val
           quanto charitas), e "sì che quale la mirasse dovrebbe morire di
           pietade"; e Dante piange pur non avendola veduta piangere, e le
           donne si maravigliano: (VN. 22 s. 12 e 13)


                     Lascia piangere a noi e triste andare
                     (e' fa peccato chi mai ne conforta),
                     che nel su' pianto l'udiamo parlare.

                     Ell'ha nel viso la pietà sì scorta...



           111   Vedi a pag. 18 sgg.
           112   Bern. Op. I 1012.
           113   Vedi a pag. 87 sgg.
           114   Bern. Op. II 610.


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