Page 136 - La mirabile visione
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contemplativi.
Il colle non è il monte. Il colle è una figurazione simbolica,
come la selva, la piaggia diserta, la notte e il mattino. Tutto in essi
è accorciato e appena adombrato. Noi ci chiediamo: Se Dante
fosse salito fino alla cima, che cosa sarebbe stato di lui? Possiamo
rispondere solo: Avrebbe avuta la beatitudine di questa vita data
all'azione; non avrebbe avuta la beatitudine di questa vita data
alla contemplazione. O la beatitudine eterna l'avrebbe poi avuta?
Perchè ci sono due vie, attiva e contemplativa, per giungere alla
beatitudine in questa terra; beatitudine minore e maggiore,
imperfetta e quasi perfetta; ma nè l'una nè l'altra sono la
beatitudine perfetta, che è di là della vita, oltre la terra, nel cielo.
Avrebbe Dante operato in modo da guadagnarsi la salute eterna?
Chi sa? Farinata a ben fare pose l'ingegno; pure è nell'arca di
fuoco. Altri che come lui furono attivi perchè loro succedesse
onore e fama, sono pur beati, sebbene si mostrino in "picciola
stella". (Par. 6, 112) Ma non potè salire: dunque non era per lui
quell'andare. Nella selva, nella quale arretrava, egli sarebbe stato
privo di quell'"onore e fama", che è il fine della vita attiva;
sarebbe stato vile e oscuro. Perciò dice Dante e ripete Beatrice
che quell'andare era per via non vera.
Ma questo solo perchè Dante, come il fatto mostrò, non era per
salire? perchè c'era, a' piedi del colle, la lupa che impedisce e fa
arretrare nella selva? Ciò non basta perchè si dica non vera la via.
Non vera, dunque, per nessuno? nemmeno per il Veltro? Diciamo
che non era vera per Dante, perchè Dante era nato e fatto per
un'altra vita, per l'altra. La sua traccia era stata fuor di strada,
perchè il provveder divino aveva impresso la sua cera d'altro
suggello, che quello; perchè la sua radice era fatta per portare altri
effetti, che quelli; perchè, non attendendo al fondamento che
natura pone, non era stato buono, s'era torto ad altro che a ciò a
cui era volto. (Par. 8, 127) E questo gli rimprovera Beatrice,
d'aver contrariato la sua natura e contrastato alla sua stella: (Pur.
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