Page 132 - La mirabile visione
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ebbe "tutta l'animal perfezione", (Par. 13, 83) non ebbe soltanto la
prudenza regale, che ottenne Salomone
acciocchè re sufficiente fosse. (ib. 96)
Adamo, cioè, nell'Eden era ugualmente atto alle due vite e felice
delle due felicità, mentre Salomone, soltanto alla vita civile,
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soltanto della felicità buona e non ottima . E nell'Eden apparisce
Beatrice, e nell'Eden, in cui è l'uom felice, parla di nuovo di
quella via non vera, per la quale Dante si straniò da lei, per la
quale Dante non sarebbe giunto a lei, al monte sacro, all'Eden,
dove ella doveva apparirgli. In vero Dante mal può elevarsi alla
parola di Beatrice; ed ella gli replica:
Perchè conoschi... quella scuola
c'hai seguitata, e veggi sua dottrina
come può seguitar la mia parola;
e veggi vostra via dalla divina
distar cotanto, quanto si discorda
da terra il ciel che più alto festina.
(Pur. 33, 85)
E Dante soggiunge:
Non mi ricorda
ch'io straniassi me giammai da voi...
95 Nel che peraltro è da vedere un dubbio che veramente ebbe il Poeta. Come
la sapienza, di cui si parla nel libro di sapienza, non è la sapienza vera? la
sapienza che s'identifica nella contemplazion di Dio? E solve il dubbio
dicendo che veramente ella era senno (cfr. Inf. 16, 20: fece col senno assai
e con la spada) o prudenza regale. Così nel Convivio (4, 17): "Bene si pone
Prudenza, cioè Senno, per molti essere morale virtù... avvegnachè essa sia
conducitrice delle morali virtù, e mostri la via perchè elle si compongono, e
senza quelle essere non possono". Vedi Co. 4, 27.
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