Page 127 - La mirabile visione
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E volse i passi suoi per via non vera
imagini di ben seguendo false...
Qual è questa via non vera, in cui Dante entrò seguendo
simulacra d'amore? Seguendo, per esempio, l'amore della donna
gentile, si metteva per questa via non vera? E poichè questa via
non vera era quella in che egli si mise, abbandonando, pien di
sonno, la verace via (Inf. 1, 12) o la diritta via (ib. 3);
domandiamo ancora: Fu per seguire, o seguendo, la donna gentile
che venne a trovarsi nella selva oscura?
Sì: se avesse scritta la mirabile visione appena la vide o
concepì, Dante avrebbe detto che s'era smarrito seguendo quella
donna e assecondando quell'amore, che gli pareva nobilissimo per
un inganno dell'anima. Ma questo inganno, avrebbe detto ch'era
durato poco: alquanti dì. (VN. 39) Dante non scrisse subito la
visione; anzi appena l'ebbe concepita, disse che gli sarebbero
occorsi alquanti anni. (VN. 42) Se Dante la Vita Nova avesse
scritta nel trecento, quale preparazione prossima alla Comedia,
come nella Vita Nova avrebbe scritto alquanti dì, mentre nella
Comedia diceva alquanti anni? Invero egli dice che dieci anni
durò la sete che egli ebbe di Beatrice; (Pur. 32, 2) e sente dire da
lei, che egli si diè altrui non appena ella mutò vita; e mostra col
fatto di non essere tornato a lei se non nel trecento, nove anni
(poichè sino all'annoale e ancora un po' di tempo, era stato
fedele), nove anni dopo essersi dato altrui. Nè, dunque, egli
scrisse, anche per questa ragione, la fine della Vita Nova nel
trecento; nè, nella Comedia, significa un traviamento o
smarrimento durato solo alquanti dì. E non si opponga che egli
può aver messo nel libello quel poco tempo così indeterminato
per significarne uno tanto maggiore. Gli alquanti dì vengono
dopo la designazione precisa dell'annoale: come alquanti dì
dovrebbero voler significare alquanti anni, mentre un anno che ha
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