Page 119 - La mirabile visione
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rivede egli più, dove parla più alla morta?
              La rivede e le riparla; ma non nella Vita Nova. Qui la sogna
           bensì, ma bambina; e poi "gli  parve" vederla; e poi nessuna
           parola ne ode. Qui un sospiro di lui esce dal cuore e va su, e vede,
           vede lei sì,  una donna; e lo spirito peregrino tornando al core,
           parla sottile e Dante non lo intende, sebbene sappia che ricorda
           Beatrice; e così lo intende bene, sì. La rivedrà, le riparlerà, ne
           avrà i rimproveri e le lodi, ascenderà anch'esso con lei oltre quella
           spera che più larga gira; ma in quella mirabile visione, che per ora
           gli fa proporre di non dir più di lei infino a tanto che ne possa
           trattare più degnamente. Questa ultima dichiarazione è il proprio
           fine del libello. Dante dice a tutti e specialmente al suo primo
           amico, che tutto quello ch'egli ha detto sino ad allora, è non
           degno, e tuttavia va ricordato per via di qualcosa di più degno che
           verrà. Il rimatore si farà rivedere dopo alquanti anni; per ora
           studia, quanto può, di venire a quel punto. "Guido" sembra che
           dica "mio primo amico, ciò che dicemmo, sì, era buono, e non era
           stoltamente rimato, e bene a ragione era scritto in volgare; a te
           devo   anzi,   se   smisi   quel   pensiero   di   trattare   in   latino   della
           Sapienza che non si raggiunge se non da morti. Ma io non sono
           contento nemmeno di ciò che dissi in volgare. Lo stil nuovo della
           mia materia nuova, delle mie (e anche tue) rime nuove, non basta
           ancora. Io studio. E tu? Non miri più la beltà della tua Primavera
           gentile? non vuoi seguitare, con me, gli studi di arte e sapienza?
           non vuoi venir meco per la via migliore della contemplazione?
           Hai dunque a disdegno l'Amore?" E poteva aggiungere: "È un
           tempo, questo, che l'altra via è per esserci impedita.  I principi
           della terra non amano la giustizia!"





                                         XII.





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