Page 92 - Minerva oscura
P. 92
le effetto, a differenza della lonza, che fa sì volgere per tornare a
quando a quando, ma non toglie la speranza di andare e vincere
l'ostacolo: il leone dà 'paura', la lupa porge 'tanto di gravezza Con
la paura che uscia di sua vista', che il Poeta perde la speranza. E
ciò mi faceva credere che veramente le due Fiere equivalessero
alle tre Furie, e che Fiere e Furie simboleggiassero quello che ho
detto e che quello che è Gorgon nelle Furie, fosse nelle Fiere la
'paura'. Or dunque Dante o, meglio, l'Uomo non è libero; e torna
addietro nella selva dell'ignoranza e del vizio, ciò della servitù.
Come è lontana l'altra foresta, quella della libertà! lontana e op-
posta. La Ragione si fa a lui sentire, fiocamente sulle prime, si ri-
vela per quel che è, gli propone l'altro viaggio. E l'Uomo la segue,
ma dubita: onde la Ragione gli rivela che ella è consigliata dalla
Fede o scienza divina, e questa fu richiesta da Lucia e questa da
Maria. Allora l'uomo si appaga. Deve dunque visitare, per riac-
quistare la libertà del suo volere, il regno dei morti. Entra nell'in-
ferno e nel vestibolo trova quelli per cui fu dono vano tale libertà,
poi nel primo cerchio, oltre Acheronte, quelli cui tale libertà fu
tolta dal peccato primo e non restituita dalla fede in Cristo venuto
o venturo. Scende al secondo, al terzo, al quarto cerchio, dove
sono quelli in cui il volere fu sommesso all'appetito sensitivo,
anzi a quella sua parte che si dice il concupiscibile: lussuriosi, go-
losi, avari e prodighi. Poi si trova in un quinto ripiano, in una
gora che si profonda, nel cui mezzo è la città di Dite, il vero In-
ferno. Nei fossati e nel pantano intorno alla città rissano e gorgo-
gliano quelli il cui volere fu bensì rivolto al male, per soverchio
d'irascibile, ma non lo fece, e quelli il cui volere, per difetto d'ira-
scibile, non rintuzzò il male e vi si quetò tristamente. Di là dalle
mura di Dite, sospirano duramente dentro tombe, quelli che per
mal volere respinsero la fede che rende la libertà. Dentro Dite, a
mano a mano più giù, sono puniti quelli il cui volere si volse al
male e lo fece: prima quelli che lo fecero senza concorso di ragio-
ne, ma con la sola volontà soggiogata dall'appetito; e lo fecero al
92