Page 68 - Minerva oscura
P. 68
Almariciani, partendo dal principio che la distinzione del sesso si
dovesse al peccato, 'et stupra, come Martino Polono asseriva, et
adulteria in charitatis nomine committebant' (ib. p. 413, n. 2); e
ammiravo il Poeta che così altamente concepiva il peccato degli
uomini, raffigurandolo in quel primo eterno drama, dentro e fuori
il paradiso deliziano, dove sonava la voce di Dio e fiammeggiava
la spada del Cherubino; di che Dante aveva ammonito il discreto
lettore ricordando lo Genesi: quando in me patii, quello che il pri-
mo Angelo patì nel sentire che il suo levarsi era cadere. Udii in
fatti nella settima cornice del Purgatorio una delle due schiere di
lussuriosi sopragridar, Soddoma e Gomorra. Erano essi manife-
stamente rei del peccato di Ser Brunetto, e il loro peccato era ma-
nifestamente di lussuria: dunque io avevo errato e tutto il mio ar-
gomentare era stato, per questo punto, e forse per tutti, in vano.
XXV.
Peraltro io pensai come già avessi veduto che tra il Purgatorio
e l'Inferno si doveva attendere una differenza, in quanto che nei
peccati che si puniscono nell'Inferno, sono l'odio di Dio e l'odio
di sè, i quali non sono nei peccati che si scontano nel Purgatorio.
Onde m'incorai a cercar meglio la cosa. Come in vero potrebbe
entrare a farsi bella anima che odiasse ciò che veramente ella è, e
volesse cose contrarie alla ragione? come potrebbe odiar Dio chi
appunto, se a Dio non si rivolgesse in un empito d'amore, non sa-
lirebbe il santo monte? Dice Manfredi :
48
Io mi rendei
Piangendo a Quei che volentier perdona.
Orribil furon li peccati miei,
48 Purg. III 119 e segg.
68