Page 67 - Minerva oscura
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peccato è contro natura, 'in quantum impeditur generatio prolis
                a
                   æ
           (S. 1  2  CLIV 1)'. E in somma contro il dolce comando di Dio:
           'Crescete e moltiplicate ed empite la terra e sottomettetela...'. Il
           qual comando, poi che fu dato prima che i primi parenti mangias-
           sero del pomo, attestava la santità delle nozze ed era argomento
           della divina bontà. Ma dopo il peccato sonarono le lugubri parole:
           Dio 'alla donna ancora disse: Moltiplicherò i dolori tuoi e i conce-
           pimenti tuoi: nel dolore farai figli e sotto il potere dell'uomo sarai
           ed esso dominerà su te. E ad Adamo disse: Perchè udisti la voce
           della moglie tua e mangiasti del legno del quale ti avevo coman-
           dato che tu non mangiassi, maledetta la terra nell'operar tuo! nelle
           fatiche mangerai da lei in tutti i giorni della vita tua; spine e tribo-
           li ti germinerà e mangerai le erbe della terra. Nel sudore del volto
           tuo ti ciberai del pane tuo, finchè ritorni nella terra dalla quale
           preso fosti; perchè polvere sei e in polvere tornerai!'. Ora l'invito
           alle nozze che resta anche dopo questa intimazione di morte e di
           sventura, può fare apparire maledizione quella che fu una benedi-
           zione, e credere pena del peccato quella che è gloria del connu-
           bio: onde gli uomini respingono, nell'ira loro, la provvidenza di
           Dio che 'masculum et feminam fecit eos'. Perchè «crescere» l'in-
           felicità? perchè «moltiplicare» la morte? Così non vollero che per
           loro seguisse 'generatio prolis', e spregiando natura e perciò Dio,
           vollero vendicarsi del dispregio di Dio, che essi letterati grandi e
           di gran fama più che altri sentivano nel cuore. In tal modo comin-
           ciavo a comprendere come il peccato, di che era lercio ser Bru-
           netto, non impedisse che Dante tenesse il capo chino come uom
           che reverente vada; anzi come Dante potesse porre tra tale masna-
           da chi nel mondo ad ora ad ora gli insegnava come l'uom s'eterna.
           E ricordavo che a quei tempi erano sette o congreghe che erano
           riputate ree di simile ribellione a Dio, e che i Cathari, come dice-
           va il Moneta, affermavano illegittima, cioè contro la legge di Dio
           la congiunzione pur nel matrimonio, 'quia credunt corpus maris et
           foeminæ a diabolo fuisse factum' (Tocco, Eresia, p. 90, n. 1), e gli



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