Page 55 - Minerva oscura
P. 55
prende bene che il ladro vuol continuare il suo gioco di passare
per quello che non è, mostrando di meritare pena diversa da quel-
la che ha avuta dalla Giustizia di Dio, ma non si comprende bene
se egli ora pretenda di meritare più grave o più leggera la pena e
di essere meglio violento o superbo, violento come Capaneo o su-
perbo come Lucifero; sì che Dante stesso, che con la distinzione
Aristotelica delle disposizioni mostra di non ritrovar più la divi-
sione cristiana, soggiunge:
Per tutti i cerchi dell'inferno oscuri
Non vidi spirto in Dio tanto superbo,
43
Non quel che cadde a Tebe giù da' muri .
E in verità Vanni Fucci è acerbo, come Capaneo non è maturato
dalla pioggia di fuoco. Ma Capaneo giace dispettoso e torto, e il
ladro fugge senza parlare più verbo, quando è rilegato dalle serpi,
simboli di frode. Ora nè Capaneo è reo veramente di quella super-
bia che Virgilio suppone in lui dicendo, 'in ciò che non s'ammorza
La tua superbia se' tu più punito', nè Vanni Fucci è quello spirto in
Dio tanto superbo che pare a Dante; perchè la superbia è con in-
telletto e Capaneo è violento e nella violenza intelletto non ha
luogo, e Vanni Fucci alla sua volta non riesce con la sua bestem-
mia che a farsi simigliante a Capaneo e a confermarsi bestia, ciò è
tale da commettere un peccato bestiale e non umano. Ora quale è
questo peccato?
XXI.
Così cercavo; e confesso che con meraviglia vedevo qui che
non tutti gl'interpreti del Poema Sacro trovavano l'Aristotelica di-
43 Inf. XXV 13 e segg.
55