Page 51 - Minerva oscura
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Nessun riparo vi può far la gente.


              Qui è l'intelletto o mente e il mal volere, come nel luogo del
           Purgatorio; e per la virtù che sua natura diede, è la possa. La qua-
           le ne' Giganti è del gran corpo: e, nell'Angel d'inferno, del corpo
           non può essere, poi che corpo non ha, essendo egli totalmente di
           intellettuale natura. Ma come agli Angeli così ai Demoni sono at-
           tribuite  passioni  e  tendenze  che  supporrebbero  in  essi  la  parte
           sensitiva dell'anima, la quale in essi, perchè incorporei, non può
           essere. Nel qual proposito leggevo nella Somma (1  a  LIX 4) che
           Dionisio  dice  che  nei demoni è 'furor irrationabilis  et concupi-
           scentia amens', donde si dedurrebbe che in essi è l'irascibile e il
           concupiscibile, i quali, per essere nella parte sensitiva dell'anima,
           non si possono trovare nè nei Demoni nè negli Angeli, che questa
           parte sensitiva non hanno. Ora Tomaso rispondeva: 'quod furor et
           concupiscentia  metaphorice  dicuntur  esse  in  daemonibus';  e  mi
           pareva che il Poeta avesse seguito Dionisio nella sua affermazio-
           ne e Tomaso nella sua spiegazione, e che attribuisse, sia pur meta-
           foricamente, all'Angel d'inferno una virtù naturale per riuscire a
           fare quello che i Giganti facevano con la possa, l'appetito insom-
           ma sensitivo, che si divide in concupiscibile ed irascibile (S. 1 a
           LIX  4  e  altrove)  e  che  è  'proximus  motui  corporis  nostri  (ib.
           XXI)'. Nei demoni adunque Dante poneva, come l'intelletto e la
           volontà, così anche l'appetito sensitivo. Ora l'obbietto del primo è
           il vero, della seconda il bene, del terzo il bene sensibile: onde nel-
           l'Angel d'inferno, al contrario, dell'intelletto sarà obbietto il falso,
           della volontà il male, dell'appetito sensitivo il male sensibile. Il
           che quanto si convenga all'azione del diavolo nel fatto di Buon-
           conte, ognun vede.










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