Page 21 - Minerva oscura
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zione morale dell'Inferno, e perciò il sistema filosofico di tutto il
poema? Io credo che ciò venga dal fatto che Dante stesso non ha
voluto esser chiaro. E perchè? Giova rispondere domandando:
perchè Dante non si fidava troppo e qualche volta apertamente
dubitava di Virgilio? La risposta è facile: perchè Virgilio è simbo-
lo di cosa, in cui noi abbiamo torto se riponiamo intera e infinita
fiducia, sia essa cosa la Ragione o sia la Filosofia; e solo a lei
dobbiamo credere, quando ci dimostra d'essere mossa da quelle
tali tre donne che si chiamano la Donna Gentile, Lucia e Beatrice,
di essere mossa da Beatrice, per limitarci, e di andare a Beatrice:
Con lei ti lascerò nel mio partire .
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Ora, se la esposizione filosofica delle colpe punite in Inferno non
c'è chiara, noi possiamo fondatamente credere, che chiara non è
appunto perchè fatta da chi chiara non la poteva fare. Al che pos-
siamo aggiungere che, anche potendo, Virgilio non l'avrebbe al
tutto chiarita, perchè egli è il Maestro, e il Maestro deve lasciar
lavorare l'intelletto del discepolo. Dei quali due punti accenno la
prova, rimandando a ciò che Virgilio stesso dice nel Purgatorio,
nell'esposizione che fa del Purgatorio, al verso 139 del XVII per
il secondo punto, e ai versi 46-49 del XVIII per il primo. Dai qua-
li ultimi versi possiamo ricavare la conclusione che Virgilio può
dire solo 'quanto ragion qui vede'. E che vedeva la ragione dun-
que nell'ordinamento e divisione dei peccati nell'Inferno? Vedeva,
quanto aveva insegnato il maestro di color che sanno, di cui è ap-
punto citata l'Etica e la Fisica. Noi possiamo aggiungere il libro
de Officiis di Cicerone, sia che Dante avesse letto l'opera intera,
sia che ne conoscesse solo alcuni estratti.
22 Inf. I 123.
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