Page 166 - Minerva oscura
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ai genitori, così a tutti i consanguinei. Come offensore del prossi-
mo è invido; come offensore del fratello è superbo; ma, ripeto, il
prossimo si riduceva al fratello e il fratello era il solo suo prossi-
mo.
Ib.: «e l'esempio di Capaneo, non punito come orgoglioso, ma
come violento contro Dio».
Ma Capaneo è punito come violento contro Dio, che è quanto
dire, per vendetta voluta fare contro Dio stesso, col cuore soltan-
to, cioè senza intelletto e col solo appetito irascibile, oltre il mal
volere. Egli è reo d'ira, d'ira folle, di quella che possiede
chi spregiando Dio col cuor favella.
Pag. 73: «E da questo nostro lungo discorrere, intanto quale
conclusione può trarsi? Questa sola a mio avviso: che l'ordina-
mento morale della prima parte dell'Inferno presenta delle diffi-
coltà (qualunque ne sia la ragione) insormontabili».
Insormontabili davvero, se si continuasse a ritenere color cui
vinse l'ira essere rei d'ira.
Pag. 74: «O sia, in parte almeno, vera l'ipotesi del Minich, o
sia altro, noi non vediamo ben chiaro come Dante abbia concepita
la distribuzione de' peccati puniti dal secondo al quinto cerchio,
nè pienamente intendiamo il legame tra il sistema seguito nei pri-
mi sette canti e quello dei successivi».
Chiaro a me pare di vedere come Dante abbia concepita quella
distribuzione, e intendo il legame tra il sistema dei primi e quello
dei successivi canti, che sono appunto un sistema solo.
Ib.: «Sta in fatto che nei primi sette canti è punita la rea passio-
ne che spinse gli uomini al peccato, ma che tra queste ree passio-
ni, ne mancano tre, e delle più fondamentali».
Le passioni impellenti al peccato sono in Dante tre: amor del
bene che non è bene, lento amore di esso bene, amor del male. Al
primo corrisponde l'incontinenza, all'ultimo la malizia e la bestia-
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