Page 164 - Minerva oscura
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cidiosi come quelli di qua e di là d'Acheronte: nella vita attiva gli
           ignavi, nella vita contemplativa i sospesi; e accidiosi come quelli
           bensì, ma con una differenza; poichè quelli intorno Dite sono ac-
           cidiosi con mala volontà, quelli intorno Acheronte, sono tali o
           senza o contro volontà. Contro volontà, i sospesi, ma sino a un
           certo punto. Dice Virgilio nel Purg. (III 40 e segg.)

              E disiar vedeste senza frutto
                tai, che sarebbe lor disio quetato
                ch'eternalmente è dato lor per lutto.
              Io dico d'Aristotile e di Plato
                e di molti altri. E qui chinò la fronte,
                e più non disse, e rimase turbato.


              Rimase turbato, pensando non solo all'eterno lutto del vano de-
           siderio, ma ancora riconoscendo che il loro difetto di fede fu vo-
           lontario. Essi avrebbero potuto credere in Cristo venturo, e sal-
           varsi.





                                         VI.

              Dalla pagina 70 alla 75 il Bartoli riferisce e confuta i sistemi
           del Todeschini e del Witte, per i quali i peccatori non sono distinti
           «secondo le diverse passioni che spingono gli uomini al peccato,
           ma prescelse invece il disegno di trarne la distinzione dalla effet-
           tiva e a così dire materiale natura de' peccati da loro commessi
           ecc. ecc.» È inutile seguire il Todeschini nell'esposizione del suo
           sistema, perchè, all'evidenza, è esatto l'altro: che Dante ha diviso i
           peccatori secondo le diverse passioni che spingono gli uomini al
           peccato.
              Didone e Cleopatras non sono punite come suicide, nè Semira-
           mis come incestuosa, nè Francesca come adultera, perchè la pas-



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