Page 144 - Minerva oscura
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alla villania verso frate Alberigo. Incontinenza offende Dio meno,
           dice teoricamente Virgilio; e già prima Dante lo dimostra col fat-
           to. E sì, in proposito a lussuria, quella che è una vittoria d'amore,
           nel caso di Francesca e di Dido, e sì quella che è émpito di lussu-
           ria, come nel caso di Semiramis, rotta a vizio di lussuria, e di
           Cleopatras lussuriosa. Perchè le genti gastigate nell'aer nero sem-
           brano veramente di due ragioni: quelle rotte a vizio, quelle vinte
           da un desio. Semiramis conduce la prima schiera:


              La prima di color di cui novelle
                Tu vuoi saper....;

           Dido la seconda:

              la schiera ov'è Dido.


              E forse la prima schiera è assimigliata al branco largo e scom-
           posto degli stornelli e l'altra alla lunga riga dei gru che vanno
           cantando lor lai, e alle colombe; ma le anime sì dell'una e sì del-
           l'altra sono figurate come ratte da una forza maggior di loro, por-
           tate (v. 49), e gli stornei ne portan l'ali (l'ali, soggetto: v. 40) e le
           colombe dal disio chiamate... vengon per l'aer... portate... sì, for-
           se dal voler, ma meglio, forse meglio, dal  volare (cfr. fertur in
           arva volans; Aen. V 215;  illam fert impetus ipse volantem, ib.
           219). Pur c'è tra queste e quelle una differenza. Quale? Ecco:


              Nulla speranza gli conforta mai,
              Non che di posa, ma di minor pena.


              Poichè due della schiera ov'è Dido, hanno un momento di tre-
           gua,

              mentre che il vento, come fa, si tace;




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