Page 14 - Minerva oscura
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Poema, più non basta. Certo, dottrina occorreva anche allora, ma
           ora più assai: allora bastava ascoltare e capire, ora bisogna avere
           dottrina anche di suo, per non rimanere smarriti quando si perdes-
           se un poco di vista il legno del Poeta, e di udito la sua musica
           voce. Se ne ricava che la difficoltà della terza Cantica è non solo
           più forte delle altre due, ma di genere differente: si direbbe che in
           quelle proviene dalle allegorie o dai simboli, che pertengono al-
           l'arte del poeta e in questa più specialmente dalla profondità della
           scienza, che riguarda il filosofo e il teologo. Ma, insomma, egli
           stesso, Dante, ha confessato di voler essere oscuro e di volere ora
           esercitare l'acume, ora mettere a prova la dottrina de' suoi lettori.
           E guai se questo acume e questa dottrina fosse quanto e quale sa-
           rebbero stati necessari a scoprire il velo delle canzoni del Convi-
           vio! Starebbero sulla porta della Comedia queste parole di colore
           oscuro: La vera sentenza... per alcuno vedere non si può, s'io non
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           la conto .




                                          IV.


              Ma a bene sperare, che il Poema sacro, sebbene volutamente
           faticoso e forte, sia pure accessibile alle nostre menti, invita una
           considerazione tra le altre. Il Poeta nel Convivio dichiara che dal
           suo Comento, un effetto può derivarne al lettore: 'non solamente...
           diletto buono a udire, ma sottile ammaestramento, e a così parlare
           e a così intendere l'altrui scritture'. Ora, non c'è bisogno di molti-
           plicare parole per intendere che dal capire la Comedia egli doves-
           se imaginare al lettore oltre quel diletto e quell'ammaestramento,
           un effetto di utilità più larga e profonda. Tutto il poema ci attesta
           che questo effetto il Poeta se lo proponeva come fine, e non ag-
           giungo, principale; perchè principale fine del Poeta è veramente

           9   Conv. I 3 in fine.


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