Page 13 - Minerva oscura
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quando il Poeta ammonisce il lettore di aguzzar ben gli occhi al
vero, egli, in certo modo, lo sfida, lo mette alla prova indicando-
gli un velo sottile attraverso il quale si può vedere da tutti, eppure
non è detto che da tutti si veda; se ciò avviene d'un velo ben tanto
sottile, che sarà dei velami più fitti e dei versi più strani?
III.
Con tali parole adunque Dante ci ammonisce della 'fortezza'
della sua Comedia, per l'allegoria che ne copre la sentenza; con
altre ci ricorda la sua difficoltà, per la dottrina che è necessaria a
intenderla:
O voi che siete in piccioletta barca
Desiderosi d'ascoltar, seguiti
Dietro al mio legno che cantando varca,
Tornate a riveder li vostri liti,
Non vi mettete in pelago; chè forse
Perdendo me, rimarreste smarriti
L'acqua ch'io prendo, giammai non si corse:
Minerva spira e conducemi Apollo
E nove Muse mi dimostran l'Orse.
Voi altri pochi, che drizzaste il collo
Per tempo al pan degli Angeli, del quale
Vivesi qui, ma non sen vien satollo,
Metter potete ben per l'alto sale
Vostro navigio, servando mio solco
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Dinanzi all'acqua che ritorna eguale .
Il pelago o alto sale è la terza Cantica; la barca piccioletta che
ai desiderosi d'ascoltare poteva bastare nelle altre due parti del
8 Par. II 1-15.
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