Page 135 - Minerva oscura
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In che Ugolino si dichiara offeso?
Però quel che non puoi avere inteso,
ciò è come la morte mia fu cruda,
udirai, e saprai se m'ha offeso.
(come = quomodo). So bene: tutti interpretano:
I particolari della mia morte di fame, avvenuta dopo quella dei
figli e nepoti, non li sai: quindi non sai come io abbia diritto di
odiare questo traditore. Ma a tale interpretazione io oppongo que-
sta che mi pare in tutto e per tutto più ragionevole ed espressiva:
Tu non puoi però avere inteso il modo della mia morte: solo
allora saprai che non mi ha solo data la morte corporale, ma an-
che la spirituale: poichè fu un modo che ancor mi offende. Astrag-
ga il lettore un momento dal senso che ha per abitudine più, si
può dire, nell'orecchio che nell'intelletto. Astragga... e dica se non
è quasi ridicolo, quel
saprai se m'ha offeso.
«Ah! tu dubiti che a ragione io mi pianga di lui? Puoi dubitar-
ne, sapendo solo, come sai, che io fui tradito da lui, preso e morto
- morto nella muda, di fame, coi miei figli (anche questo Ugolino
sa che Dante deve sapere:
Breve pertugio dentro dalla muda
la qual per me ha il titol della fame;
erano cose notorie, e come di tali, ne parla il conte senza pream-
boli) - : sapendo solo ciò, puoi dubitarne: ma potrai dubitare che
m'abbia offeso, quando saprai che sentii piangere nel sonno i fi-
glioli; che Anselmuccio mi disse: Tu guardi sì, padre che hai?;
che mi morsi le mani, e vai dicendo? No no no: che l'arcivescovo
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