Page 9 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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meno domande faccio.
- Un'ottima regola davvero - disse l'avvocato.
- Però ho studiato il posto per mio conto- continuò il signor
Enfield -. Non sembra aver molto dell'abitazione. Non ci sono
altre porte, e da questa non entra né esce nessuno tranne, ma
proprio una volta ogni tanto, il signore della mia avventura. Ci
sono tre finestre, al primo piano, che guardano sul cortile;
sotto, invece, nessuna; le finestre sono sempre chiuse ma sono
pulite. E poi c'è un camino, che di solito fuma: per cui
qualcuno deve abitarci. Eppure neppure questo è tanto sicuro,
poiché gli edifici sono così ammassati intorno al cortile che è
difficile dire dove finisca l'uno e abbia inizio l'altro.
La coppia riprese a camminare per un po' in silenzio, e poi:
Enfield - disse il signor Utterson -, è una buona regola la
vostra.
- Sì, lo credo anch'io - ribatté il signor Enfield.
- Però - continuò l'avvocato -, su un punto avrei da farvi una
domanda: voglio chiedervi il nome dell'uomo che calpestò la
bambina.
-Beh - disse il signor Enfield -, non vedo che male ci sarebbe.
Rispondeva al nome di Hyde.
- Hmm - fece il signor Utterson -. E d'aspetto che tipo sarebbe?
- Non è facile a descriversi. C'è qualcosa che non va nella sua
fisionomia; qualcosa di sgradevole, qualcosa di assolutamente
detestabile. Non avevo mai visto un uomo che mi ripugnasse
tanto eppure non so neanche come mai. Deve avere un che di
deforme: dà una forte impressione di deformità, benché mi sia
impossibile specificarne la natura. E' un tipo assolutamente
fuori dal comune, eppure non saprei indicare niente di insolito.
No, signore, niente da fare, non riesco a descriverlo. E non per
un vuoto di memoria; vi posso assicurare, infatti, che ce l'ho
davanti agli occhi anche in questo momento.
Il signor Utterson fece qualche altro passo in silenzio,
chiaramente immerso in una riflessione. - Siete sicuro che