Page 6 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
P. 6

direzione est, l'altra era una bambina di otto o dieci anni circa,
            che veniva giù correndo all'impazzata da una via traversa.
            Ebbene   signor   mio,   quei   due,   com'era   naturale,   giunti
            all'angolo si scontrarono, ma il brutto deve ancora arrivare:
            perché l'uomo, calpestato tranquillamente il corpo della bimba,
            la lasciò stesa in terra a lamentarsi. A sentirlo così sembra cosa
            da niente, ma a vedersi fu agghiacciante. Tutto sembrava quello
            tranne   che   un   uomo:   simile   piuttosto   a   un   mostruoso
            Juggernaut.
            Lanciai un grido d'allarme e, gambe in spalla, riuscivo ad
            acciuffare il mio gentiluomo e a riportarlo indietro, là dove,
            intorno   alla   creatura   in   lacrime,   si   era   già   radunato   un
            capannello.   Era   perfettamente   calmo   e   non   opponeva
            resistenza, ma mi lanciò un occhiataccia tale che mi ritrovai
            grondante di sudore. Le persone accorse erano i famigliari
            stessi della bimba, che era stata mandata a chiamare il dottore;
            e questi infatti non tardò a fare la sua comparsa. Comunque la
            piccola non aveva niente di grave; più che altro, a dar retta al
            segaossi, era spaventata; e con ciò potreste anche considerare
            chiusa la faccenda. Ma intervenne una curiosa circostanza. Io
            avevo provato ripugnanza a prima vista per il mio uomo. Così
            pure la famiglia della bimba; cosa, questa, più che naturale. Nel
            caso del dottore, però, ne fui colpito. Era il classico tipo dello
            speziale, scialbo e senza un'età precisa, con un forte accento di
            Edimburgo,   ed   emotivo   quanto   una   cornamusa.   Ebbene,
            signore, egli reagiva come tutti noi: una volta che portava lo
            sguardo sul mio prigioniero, vedevo il segaossi sbiancare e
            fremere dalla voglia di ammazzarlo. Capivo cosa gli passava
            per la mente, proprio come lui capiva cosa passasse per la mia;
            a   un'uccisione,   tuttavia,   neanche   a   pensarci,   per   cui   ci
            attenemmo alla soluzione migliore.
            Informammo cioè l'uomo che era in nostro potere, e nelle
            nostre intenzioni, fare di ciò che era successo un tale scandalo
            da infamare il suo nome da una parte all'altra di Londra. Se
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11