Page 73 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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più forte. Sennonché, nelle mani di Edward Hyde, fecero presto
            a degenerare nel mostruoso. Al ritorno da quelle scorribande,
            mi ritrovavo spesso immerso in una specie di stupore di fronte
            alla   mia   depravazione   per   così   dire   vicaria.   Quest'intimo
            compagno, che evocavo dalla mia stessa anima e inviavo a
            soddisfare   i   suoi   piaceri,   era   una   creatura   intrinsecamente
            iniqua   e   scellerata;   ogni   suo   atto   e   pensiero   erano   dettati
            dall'interesse personale; si inebriava di piacere, con bestiale
            avidità, nell'infliggere ogni sorta di tormenti agli altri; spietato
            come se fosse stato di pietra. Henry Jekyll restava a volte
            esterrefatto davanti agli atti di Edward Hyde; ma la situazione
            era   fuori   da   ogni   norma   e   così,   insidiosamente,   ridusse   il
            controllo esercitato dalla coscienza. In fin dei conti era Hyde, e
            Hyde   soltanto,   il   colpevole.   Jekyll   non   ne   era   toccato;   al
            risveglio ritrovava apparentemente intatte le sue buone qualità,
            anzi, si affrettava a rimediare, se era possibile, al male fatto da
            Hyde. Così la sua coscienza restava addormentata.
            Sulle infamie delle quali fui connivente (anche adesso non
            riesco   ad   ammettere   di   averle   commesse   io)   non   intendo
            entrare nei particolari.
            Desidero solo rilevare gli avvertimenti e le tappe successive
            con cui si avvicinò il mio castigo. Mi capitò un incidente di cui
            farò appena cenno, in quanto non ebbe conseguenze. Un atto di
            crudeltà verso una bimba suscitò contro di me la collera di un
            passante, che l'altro giorno riconobbi nella persona di quel
            vostro parente; a lui si unirono un medico e la famiglia della
            piccola; a un certo punto ho temuto per la mia vita; e infine, per
            placare il loro più che giusto risentimento, Edward Hyde si
            vide costretto a portarli fin sulla porta del laboratorio e a
            versare loro un assegno a firma di Henry Jekyll.
            Un pericolo, questo, facilmente eliminato, per il futuro, con
            l'apertura di un conto, in altra banca, a nome dello stesso
            Edward Hyde; e quando, data un'inclinazione opposta alla mia
            calligrafia, ebbi fornito il mio doppio di una firma sua, mi
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