Page 68 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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dovessero   scontrarsi   continuamente.   Come   fare,   dunque,   a
            dissociarli?
            Ero a questo punto delle mie riflessioni, quando, come ho
            detto, una nuova luce venne a investire sull'argomento dal
            tavolo di laboratorio.
            Cominciai a percepire, più profondamente di quanto sia mai
            stato   stabilito,   la   flebile   inconsistenza,   la   transitorietà
            evanescente di questo corpo all'apparenza così solido nel cui
            rivestimento ci muoviamo. Trovai che certi agenti avevano il
            potere di scrollare di dosso e di spogliare questo paramento
            carnale come una raffica di vento può strappare le tende di un
            padiglione.   Ho   due   buone   ragioni   per   non   addentrarmi   in
            questo aspetto scientifico della mia confessione. Innanzi tutto
            perché ho dovuto imparare che il destino e il fardello della
            nostra vita ricadono per sempre sulle spalle di ogni uomo, e a
            tentare di disfarsene si provoca soltanto una recrudescenza
            dell'oppressione, più estranea e più terribile. In secondo luogo
            perché, come il racconto, ahimè, dimostrerà a iosa, le mie
            scoperte erano incomplete. Basti dunque dire che, non solo io
            riconobbi   il   mio   corpo   naturale   come   semplice   aura   e
            irradiazione di alcuni dei poteri che costituivano il mio spirito,
            ma riuscii a comporre una pozione per effetto della quale questi
            poteri venivano detronizzati dalla loro supremazia e sostituiti
            da una seconda forma e da un secondo aspetto, non meno
            naturali per me per il fatto di essere l'espressione, e di recare
            l'impronta, degli elementi inferiori della mia anima.
            Esitai a lungo prima di sottoporre questa teoria al vaglio della
            pratica. Sapevo bene di rischiare la morte: una droga, infatti, in
            grado di controllare e scuotere con tanta efficacia la roccaforte
            stessa   dell'identità,   avrebbe   potuto,   alla   minima   eccedenza
            nella   dose   o   alla   minima   intempestività   al   momento   della
            somministrazione,   togliere   definitivamente   di   mezzo
            l'inconsistente   tabernacolo   che   volevo   trasformare   grazie   a
            essa. Sennonché la tentazione di una scoperta così singolare e
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