Page 63 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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dietro un tavolo, e ancora ricoperto dalla carta.
Quello vi si tuffò, poi, arrestandosi, si portò una mano al cuore;
potevo sentir stridere i suoi denti nella morsa convulsa della
mascelle; e il suo volto, così orribile a vedersi, mi fece temere
per la sua vita e per la sua ragione.
- Calmatevi - gli dissi.
Mi rivolse un sorriso spaventoso e, con la risolutezza della
disperazione, strappò via l'involucro. Alla vista del contenuto
emise un gemito d'enorme sollievo, così intenso da lasciarmi
pietrificato. E un attimo dopo, con voce già abbastanza
controllata:- Avete un bicchiere graduato? - Chiese.
Mi alzai dal mio posto con un certo sforzo e gli porsi quello
che mi aveva chiesto.
Mi ringraziò con un cenno sorridente, versò poche gocce del
liquido rosso e vi aggiunse una delle polveri. La mistura, da
principio di colore rossastro, cominciò, parallelamente allo
sciogliersi dei cristalli, ad assumere una tinta più vivace, a farsi
percettibilmente effervescente, e a sprigionare leggere
esalazioni di vapore.
All'improvviso e nello stesso momento, l'ebollizione cessò e il
composto diventò di un porpora scuro, che tornò più
lentamente a trascolorare in un verde acquoso. Il mio ospite,
che aveva seguito quelle metamorfosi con occhio vigile,
sorrise, posò il bicchiere sul tavolo, poi si girò a squadrarmi
con aria inquisitiva.
- E ora egli disse -, veniamo al dunque. Sarete ragionevole? Vi
lascerete guidare? Mi consentirete di prendere questo bicchiere
in mano e di uscire dalla vostra casa senza altri discorsi? O la
smania della curiosità domina troppo in voi? Pensateci prima di
rispondere, perché sarà fatto come voi deciderete. Secondo
quanto deciderete, resterete come eravate prima, né più ricco
né più saggio, a meno che la coscienza di un servigio reso a un
uomo in pericolo di morte non possa annoverarsi come una
specie di ricchezza per l'anima. Oppure, se così preferite