Page 43 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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L'ULTIMA NOTTE
Una sera dopo cena il signor Utterson, seduto vicino al camino,
ebbe la sorpresa di ricevere una visita di Poole.
- Santo cielo, Poole, cosa vi porta qui? - esclamò; poi, tornando
a scrutarlo: - Che cosa avete? - aggiunse -. Il dottore sta male?
- Signor Utterson - disse l'uomo -, c'è qualcosa che non va.
- Sedetevi, ed eccovi un bicchiere di vino - disse l'avvocato .
Adesso, con calma, spiegatemi chiaramente quello che volete.
- Voi, signore, conoscete le abitudini del dottore - replicò
Poole, - e come se ne stia rinchiuso. Ebbene, ora è di nuovo
chiuso nel suo gabinetto, e la cosa non mi convince. Signor
Utterson, io ho paura.
- Via, mio caro disse l'avvocato -, siate esplicito. Di cosa avete
paura?
- E' da una settimana almeno che ho paura - rispose Poole,
ignorando ostinatamente la domanda, - e non ce la faccio più.
L'aspetto dell'uomo confermava ampiamente le parole; il suo
contegno aveva subìto una preoccupante alterazione e, eccetto
in un primo momento, quando aveva espresso il suo terrore,
non aveva guardato mai una volta in faccia l'avvocato. Anche
adesso, se ne stava seduto, con il bicchiere di vino intatto
posato sul ginocchio, e con gli occhi fissi su un angolo del
pavimento. Non ce la faccio più - ripeté.
- Coraggio - disse l'avvocato -, capisco che avete i vostri buoni
motivi, Poole; capisco che c'è qualcosa di davvero allarmante.
Cercate però di dirmi di che si tratta.
- Credo che ci sia sotto qualcosa di poco pulito - disse Poole,
con voce rauca.
- Di poco pulito! - esclamò l'avvocato, alquanto spaventato e
quindi piuttosto incline a irritarsi -. Come, di poco pulito? Che
intendete dire?
- Non oso parlare, signore - fu la risposta -; ma se verrete con
me, vi renderete conto di persona.