Page 40 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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lo stesso fervore la compagnia dell'amico rimastogli. A lui
            pensava sempre con affetto, ma i suoi erano pensieri inquieti e
            apprensivi.
            Tornò anche a trovarlo, ma forse provava un senso di sollievo a
            non essere ricevuto; forse in cuor suo preferiva parlare con
            Poole sui gradini d'ingresso, circondato dall'aria e dai rumori
            della città, invece di essere ricevuto in quella casa di volontaria
            prigionia   e   sedersi   a   parlare   con   l'imperscrutabile   recluso.
            Poole, a dire il vero, non aveva notizie troppo confortanti da
            fornire. A quanto pareva, il dottore se ne restava, ora più che
            mai, confinato nel gabinetto sopra il laboratorio, dove a volte si
            tratteneva   perfino   a   dormire;   era   depresso;   si   era   fatto
            oltremodo taciturno, non leggeva; sembrava che qualcosa lo
            assillasse. Utterson così tanto si abituò all'invariabile tenore di
            quei resoconti da diradare man mano la frequenza delle visite.
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