Page 98 - Jane Eyre
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bondanti. Dite a quella grande di voltarsi verso di me;
no, dite a tutta la prima panca di alzarsi e di guardare
verso il muro.
La direttrice si coprì la bocca col manicotto per na-
scondere un sorriso involontario, ma dette l'ordine, e la
prima classe obbedì.
Curvandomi sulla panca, potei vedere le boccacce che
esse facevano volgendo la testa verso il muro.
Il signor Bockelhurst, dopo aver esaminato cinque
minuti le ragazze, pronunziò una sentenza, che mi parve
atroce.
— Tutti quei capelli devono esser tagliati.
La direttrice cercò di fare un'osservazione.
— Signora, — diss'egli, — debbo servire un padrone,
il cui regno non è di questo mondo; la mia missione è di
mortificare in quelle ragazze i desiderii della carne. Sì,
lo ripeto, quei capelli che la vanità stessa pare abbia in-
trecciati, debbono esser tagliati.
In quel momento tre signore entrarono.
Sarebbero dovute giungere un po' prima per sentir la
predica, perché erano sfarzosamente vestite di velluto,
di seta e di pelliccie.
Due di loro, belle ragazze dai sedici ai diciassette
anni, portavano larghi cappelli di feltro guerniti di penne
di struzzo, secondo l'ultimo figurino di mode.
Una quantità di ricciolini facevano ombra alla fronte.
La più anziana delle tre portava un bavero di velluto,
guarnito d'ermellino, e una parrucca di riccioli.
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