Page 93 - Jane Eyre
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Quante volte non ho diviso con due grandi il pezzetto
di pane nero che ci davano col caffè, dopo aver dato alla
terza la metà della bevanda! Trangugiavo il resto pian-
gendo per la fame.
Le domeniche invernali erano giornate molto penose.
Avevamo due miglia da fare per giungere alla chiesa
di Bockelebridge, ove ufficiava il nostro direttore.
Si parlava infreddolite; nel giungere si aveva anche
più freddo e prima che terminasse il servizio del mattino
eravamo intirizzite.
Era troppo lontano per tornare a pranzo, così fra i due
servizi ci davano pane e carne fredda, in porzioni insuf-
ficienti come al solito.
Dopo il servizio della sera si tornava per una strada
scoscesa.
Il vento del nord soffiava con tanta forza da tagliarci
la faccia.
Mi rammento sempre la signorina Temple.
Ella camminava leggiera e spedita lungo le file delle
educande stanche, e con i precetti e con l'esempio ci in-
coraggiava a procedere come vecchi soldati.
Come desideravamo tutte un buon fuoco nel tornare a
Lowood!
Questo sollievo era negato alle piccine, perché le
grandi formavano subito due doppie file dinanzi ai ca-
minetti, e le altre dovevano contentarsi di procurarsi un
po' di calore stringendosi fra loro e nascondendo le
braccia intirizzite sotto il grembiale.
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