Page 89 - Jane Eyre
P. 89
— No, certo, o almeno avviene raramente. La direttri-
ce ha sempre da dirmi qualcosa di più nuovo e di più
conforme alle mie riflessioni: il suo linguaggio mi par
dolce, ed ella m'insegna appunto ciò che desidero d'im-
parare.
— Allora con lei siete buona?
— Sì, cioè sono buona passivamente: non faccio sfor-
zi; vado dove mi conduce l'inclinazione. Non c'è merito
in questa bontà.
— Ce n'è uno grande, al contrario; siete buona per
quelli che sono buoni per voi; è stato sempre quello che
ho desiderato. Se si ubbidisse a coloro che sono crudeli
e ingiusti, i cattivi proseguirebbero troppo facilmente
per la loro via. Quando ci colpiscono senza ragione,
dobbiamo colpire pure, perché sarebbero tentati di rico-
minciare.
— Spero che quando sarete più grande cambierete
d'idea.
— No, perché sento che odierò sempre quelli che mi
odieranno, che resisterò a chi mi punirà ingiustamente, e
che vorrò bene a chi me ne vorrà.
— I pagani e i selvaggi proclamano questa dottrina,
che è sconfessata dai cristiani e dalla gente civile.
— Come? Non capisco.
— Con l'odio non si doma la violenza; con la vendet-
ta non si cancella l'ingiuria. Leggete il Nuovo Testamen-
to, ascoltate che cosa dice Gesù, e che la sua parola di-
venti la vostra regola, la sua condotta il vostro esempio.
— E che cosa dice?
91