Page 90 - Jane Eyre
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— Dice: "Amate i nemici, benedite coloro che vi ma-
ledicono e fate del bene a quelli che vi odiano e vi trat-
tano con disprezzo."
— Allora dovrei voler bene alla signora Reed? Non
posso. Dovrei benedire John, ed è impossibile.
Elena mi disse di spiegarmi, e cominciai allora a nar-
rarle i miei dolori e i miei risentimenti.
Nel parlare mi eccitavo e divenni amara e spietata.
Elena mi ascoltò pazientemente fino alla fine; mi
aspettavo qualche osservazione; ma tacque.
— Ebbene, — le domandai, — la signora Reed non è
forse una donna dura e senza cuore?
— Senza dubbio; ella non è stata buona con voi, per-
ché non le piaceva il vostro carattere, come il mio non
piace alla signorina Scatcherd. Ma come vi rammentate
esattamente tutte le azioni e le parole di lei! Che profon-
da impressione vi hanno fatto le sue ingiustizie! Nessun
maltrattamento ha lasciato in me traccia così profonda.
Non sareste più felice, se cercaste di dimenticare la sua
severità e le emozioni violente che ha eccitato in voi?
La vita mi par troppo breve per doverla spendere a odia-
re e a notare i torti altrui; non siamo tutti carichi di pec-
cati in questo mondo?
Il tempo giungerà presto, spero, in cui ci spoglieremo
di quest'involucro corruttibile; allora l'avvilimento e il
peccato ci lasceranno insieme con l'incomoda prigione
di carne; allora non ci rimarrà altro che la scintilla dello
spirito, il principio impalpabile della vita pura, come
uscì dalle mani del Creatore per animare la creatura.
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