Page 87 - Jane Eyre
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avesse ragione, ma non ero disposta ad approfondire
           quella faccenda.
              — Dite che avete dei difetti, Elena: quali sono? Mi
           pare che siate tanto buona.
              — Imparate da me, allora, a non giudicare dalle appa-
           renze. Sono molto negligente, come dice la signorina
           Scatcherd; metto raramente le cose in ordine e non ve le
           lascio mai; dimentico le regole stabilite; leggo quando
           dovrei imparare le lezioni; non ho alcuna, e dico talvolta

           come voi che non posso "tollerare" nessuna regola. Tut-
           to questo irrita la signorina Scatcherd, che è linda, pun-
           tuale ed esatta.
              — E intrattabile e crudele, — aggiunsi; — ma Elena
           non volle ammettere l'aggiunta e tacque.
              — La signorina Temple è forse severa come la signo-
           rina Scatcherd?
              Nel sentir pronunziare il nome della direttrice, un dol-
           ce sorriso illuminò il serio volto di Elena.
              — La signorina Temple è piena di bontà, — disse, —
           le fa pena di dover esser severa, anche con le più catti-
           ve; ella vede i miei difetti e mi riprende dolcemente: se
           faccio cosa degna di lode, mi ricompensa liberalmente,
           e una prova del mio naturale difettoso la vedo nel fatto
           che i rimproveri di lei, improntati a tanta dolcezza e tan-
           ta ragionevolezza, non hanno il potere di emendarmi; e
           le sue lodi stesse, che hanno tanto valore ai miei occhi,
           non possono stimolarmi a divenire esatta e perseverante.
              — È strano! — esclamai, — è tanto facile di essere
           accurata.


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